Tre vini da bere in primavera

Sentite anche voi l’aria di primavera che è alle porte? Questo è il momento in cui s risvegliano odori, colori, cominciano ad esserci delle belle giornate in cui i tutti viene voglia di uscire, trascorrere delle serata in riva al mare oppure al bosco, spazi indeterminati e rilassanti in cui dimenticare ogni cosa, persino il tempo che passa.

I vini e la primavera

Proprio in queste occasioni avete mai provato a bere un buono bicchiere di vino? Molti di voi sapranno sicuramente che l’aria ed i tramonti della primavera ed un buon vino sono il connubio perfetto per passare delle serata in totale relax ed armonia.
La primavera è la stagione perfetta per i buoni vini, quelli dolce, saporiti, fruttati, dal sapore intenso ma leggero; si tratta di vini da assaporare pian piano sia da soli che in dolce compagnia.
Non so se vi conoscete i vini adatti ad essere consumati nella stagione primaverile, si tratta di bevande che sprigionano un tripudio di sapori e di odori che potrebbe essere definita la “primavera dei sensi”.
Adesso, per completezza, parleremo proprio dei vini e la primavera e quali consumare. Potrete vedere che ogni vino dona sensazioni, emozioni che permettono di rendere unico ed indimenticabile ogni momento.

Il vino di Torlasco

Il classico della tradizione piemontese
Il vino di Tarlasco si produce nelle zone piemontesi, è acquistabile anche in cassa di legno in cui è possibile trovare un mix di vini tra cui il Barbera d’Asti, il Barbaresco ed il Barolo, in bottiglie da 750 ml. Ognuno dei tre ha delle caratteristiche differenti che, però, si sposano benissimo con il consumo di primi piatti e secondi di carne rossa.

Il Barbera d’Asti ha una grande struttura, ampia e fruttata, il Barbesco ha un sapore elegante ma intenso allo stesso, infine il Barolo è vellutato, austero ed equilibrato.

Trattasi di vini, prodotti dalle cantine Torlasco, dall’annata relativamente recente risalente al 1960.
Questi vini presentano un volume alcolico pari a 14,5% da doversi servire alla temperatura di 16°- 18° C.
Sono composti da uva barbera, nebbiolo di varietà Lampia, rosè e michet nebbiolo.

Ognuno di questi vini deve essere conservato in un luogo fresco e asciutto e, prima di essere servito, deve essere riposto il frigorifero per circa 3- 4 ore.

Questi vini, riposti in maniera elegante e raffinata, in una cassa di legno, rappresentano il cuore della tradizione enologa piemontese; essi regalano un’esperienza rotonda, raffinata e tipica dei sapori forti dei vini prodotti in nord Italia, proprio per questo, forse non sapete, che questi vini rendono giustizia alla tradizione del winestyle.

Il Falanghina Sannio Doc

Con questo vino ci sposiamo al centro Italia, precisamente nei vigneti dei Feudi di San Gregorio.
Questo vino, disponibile in casse da sei bottiglie da 0,75 L ciascuna, è composto da uva bianca che gli dona un sapore forte, persistente ed intenso.

La fermentazione è particolare, avviene in due momenti differenti: il primo è quello che prevede la fermentazione di acciaio alla temperatura di 16°- 18° C; mentre la seconda prevede un periodo di fermentazione, pari a 5 mesi, nei serbatoi che contengono i lieviti prodotti dallo stesso vino.

La produzione è molto recente, risalente al 2015, la bevanda possiede un tasso alcolico pari a 13% di volume e va servita ad temperatura di 10° C circa.

L’uva utilizzata per dar vita a questo vino che, seppur bianco, è molto corposo, è la falanghina, dolce ed intensa.
Questo vino, perfetto per una cena all’aria aperta, si abbina perfettamente agli antipasti, primi di pesce, frutti di mare, carni bianche, formaggi e verdure di stagione; in più, avete mai provato questo vino con la pizza o con i dolci di piccola pasticceria? Un abbinamento azzardato ma assolutamente azzeccato.

Falanghina Sannio Doc Feudi di San Gregorio – 6 Bottiglie da 0.75L
  • Vino di uve bianche con parfumo intenso e persistente.

Il prosecco superiore D.O.C.G

La bontà dello spumante bevuto nel bicchiere giusto.
Anche qui abbiamo una confezione da 6 bottiglie da 0.75 L ciascuna.
Si tratta di un vino prodotto dalle cantine di San Pietro di Feletto, zona di eccellenza della tradizione vinicola ed enologa.
Trattasi di un vino spumantino, e presenta, difatti, un colore giallo paglierino.
Questo vino spumantino è ottimo con gli aperitivi e con i piatti di pesce; avete mai provati a servirlo in un calice? In questo modo sprigiona al massimo tutto il suo sapore floreale, presentando, anche, note fruttare e minerali.
Questo vino, al fine di servirlo al massimo della sua qualità, deve essere consumato dopo un anno dal’imbottigliamento, tempo in cui l’involucro che lo contiene deve rimanere perfettamente sigillato; il vino deve essere conservato in luogo fresco ed asciutto, mentre deve essere servito alla temperatura di 6°- 8° C.
Infine, bisogna specificare che lo stesso contiene degli additivi quali solfiti e anidride solforosa.

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Conclusione

I vini in primavera
Come si vede vi sono tantissimi vini che possono allietare la nostra primavera, la stagione in cui tutto rifiorisce e diventa più bello.
Ovviamente, per rappresentare tale immagine e vivere questa emozione non vi è nulla di meglio di un bicchiere di vino che ne rispecchia le sensazioni.


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